«In uno dei quartieri più apprezzati della città, a Milano, si propone ampia cantina ideale come deposito o sotto-negozio posta al piano semi-interrato. La zona è perfettamente servita dai mezzi di superficie e sotterranei». E ancora: «Si propone in vendita una cantina / deposito di 20mq situato al piano interrato. Al suo interno è presente uno “sfiato d’aria” che la protegge dall’umidità mantenendola fresca e priva di precipitazioni atmosferiche». Gli annunci compaiono sui siti di varie agenzie immobiliari e segnalano una nuova tendenza del mercato immobiliare in Italia: il boom di compravendita di cantine e soffitte.
La ripresa del mercato immobiliare
Dopo i forti cali registrati nei primi due trimestri del 2020, conseguenza dell’impatto della pandemia, il mercato immobiliare chiude l’ultimo trimestre dell’anno con un +8,8 per cento. E oltre alla casa – come emerge dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate – ora gli italiani vogliono anche una «pertinenza: è il boom di soffitte e cantine. A fine 2020 aumenta notevolmente la propensione ad acquistare, insieme all’abitazione, uno spazio pertinenziale. La crescita di compravendite di cantine e soffitte è stata, infatti, del 48,3%, con incrementi notevoli soprattutto nelle aree del Nord-Ovest (+71,2%), del Nord-Est (+56,4%) e del Centro (+42,8%). Tendenza positiva anche per il mercato dei box e dei posti auto (+11,1%), che segue alla debole ripresa già registrata nel trimestre precedente (+4,3%).
I dati per le grandi città
Nell’ultimo trimestre del 2020 sono state quasi 15 mila in più le abitazioni compravendute rispetto allo stesso periodo del 2019, raggiungendo quota 183.381 unità scambiate, con una crescita più marcata nei Comuni minori (+11,8%) rispetto ai Comuni capoluogo (+2,9%). Tra le grandi città, Roma (+7,9%) e Genova (+8,4%) sono quelle che hanno fatto un deciso balzo in avanti, mentre sono sostanzialmente stabili gli scambi a Palermo, Napoli e Torino. Ancora inferiori alle compravendite di fine 2019, invece, Milano, Bologna e Firenze, anche se le perdite sono più attenuate, con un tasso negativo non più a due cifre. A livello geografico è il Centro a registrare i picchi di incremento (+12,3%), trainato soprattutto dalle compravendite nei Comuni minori (+16,8%) ma anche del buon rialzo dei volumi di compravendita nei Comuni capoluogo (+6,9%).
Riparte il mercato di uffici e negozi
Bene anche il mercato degli uffici. Dopo il +5,4% registrato nel periodo luglio-settembre 2020, il mercato non residenziale ha segnato un incremento del 12,1% nell’ultimo trimestre dell’anno, il più alto mai registrato negli scorsi quattro anni. Nel dettaglio, le compravendite di uffici e studi privati sono state 3.764 (+8,1%), quelle di negozi e laboratori 9.581 (+2,2%), quelle di depositi commerciali e autorimesse 20.112 (+20,4%) mentre il quarto gruppo, che comprende edifici commerciali, alberghi, pensioni, istituti di credito ed uffici pubblici, ha totalizzato 1.713 scambi (-5,1%). Infine, il settore produttivo, costituito prevalentemente da capannoni e industrie, ha raggiunto il primo segno positivo del 2020 (+9,3%), dopo i cali consistenti degli altri tre trimestri.