Contrazione solo a giugno
Nel primo semestre del 2021 le richieste di mutui e surroghe da parte delle famiglie italiane hanno fatto segnare un incremento del +20,6% rispetto al corrispondente periodo del 2020, nonostante una leggera contrazione -4,4% registrata nel singolo mese di giugno. I volumi complessivi risultano più alti non solo rispetto al 2020, quando la prima parte dell’anno era stata fortemente condizionata dal lockdown totale conseguente lo scoppio della pandemia, ma anche rispetto agli anni precedenti, a conferma di una ripartenza solida e convincente. È questo il quadro che emerge dall’analisi delle richieste di mutui e surroghe registrate in Eurisc, il Sistema di Informazioni Creditizie di Crif.
Al centro degli investimenti c’è la casa
«Dopo un inizio d’anno ancora caratterizzato dalla prudenza, le richieste di mutui e surroghe hanno fatto segnare una crescita costante e robusta, salvo un ripiegamento tecnico nel mese di giugno», commenta Simone Capecchi, Executive Director di Crif. «Da segnalare, inoltre, come la crescita del comparto non sia sostenuta dai mutui di sostituzione come accaduto in altre occasioni quanto, piuttosto, dalla vivace dinamica dei mutui d’acquisto, a conferma della centralità della casa nei progetti di investimento degli italiani».

Cresce l’importo medio richiesto: +2,8%
I primi sei mesi dell’anno sono stati inoltre caratterizzati da un ulteriore aumento (+2,8% rispetto al corrispondente periodo 2020) dell’importo medio richiesto, che si attesta a 137.684 euro, risultando non solo superiore ai livelli pre-pandemia ma il valore in assoluto più elevato degli ultimi 10 anni. Considerando il solo mese di giugno, la crescita è stata del 4,4%, consolidando così il trend positivo dei mesi precedenti.

Gli incentivi statali spingono la domanda degli under 35
Continua a crescere la domanda di mutui degli under 35. Dall’analisi delle richieste di mutui e surroghe registrate in Eurisc, il Sistema di Informazioni Creditizie di Crif, osservando la distribuzione delle istruttorie di mutuo per età del richiedente, l’ultimo aggiornamento del Barometro Crif evidenzia infatti come nel primo semestre 2021 sia stata la fascia compresa tra i 35-44 anni quella maggioritaria, con una quota pari al 33,3% del totale, seguita da quella tra i 25-34 anni, con il 26,6%. Spinte dagli incentivi varati nei mesi scorsi dal Governo, complessivamente le richieste degli under 35 arrivano a incidere per il 29,2% sul totale contro una quota del 26,4% 2020.
Gli italiani preferiscono mutui tra i 100 mila e i 150 mila euro
Più in generale, gli italiani preferiscono chiedere mutui tra i 100 mila ed i 150 mila euro. Stando all’analisi di Eurisc, per quanto riguarda la distribuzione per fascia di importo, nel primo semestre del 2021 le richieste di mutuo per importi compresi tra 100.000 e 150.000 euro restano ancora la soluzione preferita dalle famiglie italiane, con circa il 30% del totale, un dato sostanzialmente in linea con il corrispondente periodo del 2020. Al secondo posto (con il 25,2%) rimane la classe di importo tra 150.000 e 300.000 euro.

fonte corrieresera